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duetart - Yuri Rodekin
Foto di Tommaso Damiani©

Yuri Rodekin

vedi opere:
Il sonno delle ragione genera sogni
Storia e destino delle piccole cose
Yuri Rodekin nasce nel 1960 a Ufa, capitale della Repubblica di Baschiria, nel Distretto Federale del Volga.
Rodekin ha esposto principalmente in Olanda, ma anche in Spagna, Italia, Stati Uniti e Inghilterra.

Yuri Rodekin  è una figura in se stesso. La sua pittura è ipnotica.
Si finisce avvolti dai suoi personaggi feriti nell'anima, dal suo sguardo fisso sul proprio dolore. È il gesto di chi sta fuori, narcisi terribili condannati a contemplare sempre la propria immagine mentre la natura sinuosa, umida e fertile li avvolge come un ventre bello e terribile.
La sua pittura è di una bellezza rara, ci interroga, ci chiama, come una pianta carnivora in cui possiamo cadere prigionieri. In cui vogliamo viaggiare, perplessi e intrappolati.

Rodekin è un pittore eclettico. Un Rinascimento, un classico bifronte; Le sue figure, che trasmettono l'acuta sensibilità del delirio romantico, appaiono al tempo stesso stravolte da uno sguardo espressionista, acido e dolente.
 
Elementare al suo punto di partenza: il romanticismo. La scenografia delle sue opere mette in gioco personaggi dipinti, dotati di tratti illuminati, illuminati di malinconia in un mondo languido e di una forte durezza emotiva.
 
Bisogna addentrarsi nei suoi quadri-scene da cui emerge l'"alter-ego" del pittore, nella sua essenza creativa e nella sua ricca cultura intellettuale ed emotiva. Rodekine domina il classico dalla modernità, che è evidente nei suoi personaggi e nei suoi spazi pittorici. Basta contemplare la manualità con cui tratteggia le viscere della raffinata fisionomia che coglie nelle figure dipinte sulle sue tele: volti, languidi e stilizzati che guardano penetranti e con gli occhi socchiusi ciò che li circonda. La lettura, il serpente, il tono pallido dei suoi personaggi tremendamente delicati, rappresentati nella visione di un mondo senza tempo, di un paradiso di solitudine in cui sono stati gettati e da cui non vogliono fuggire, sopraffatti da loro stessi, da il loro elegante orgoglio, della sua nobile bellezza.
 
Devi scoprire questo pittore, la cui estetica è immensa nel suo mondo interiore, ricco e dotato di puro simbolismo. Le sue opere emanano sensualità e riconducono lo sguardo al più alto livello di bellezza e malinconia, al dramma o al semplice sogno ribelle di una giovinezza senza memoria. Dramma, bellezza e modernità mescolate danno uno sguardo a un futuro illuminato dalla brillantezza della creatività dell'artista.
 
Le opere di Rodekin sono belle, nostalgiche, trasmettono la propria energia. Ogni gesto, ogni sguardo, ogni composizione scenica e ogni tonalità di colore si integrano in una struttura armoniosa e allo stesso tempo intimidatoria.
 
La pioggia, le lacrime, l'aggressività e la timidezza, l'immobilità e gli sguardi inquietanti e in attesa non passano inosservati in un mondo lacerato dalla polemica tra amore e passione.
 
Rodekin si ripete e si ripete nei suoi "alter-ego", sempre se stesso, sempre osservando un orizzonte di speranza, come un Hyperion lanciato dall'alto e trasformato in un romantico Faust il cui unico desiderio è svegliarsi dalla notte oscura dell'anima .
 
Benedetto Gómez Martinez

STORIA E DESTINO DELLE PICCOLE COSE
David Bowes - Enzo Forese - Yuri Rodekin - Antonio Sofianopulo - Aron Reyr Sverrisson - Yunong Wang - Xin Zhou

Le opere di Yuri Rodekin sono sempre avvolte da un senso di mistero, anche quando apparentemente narrano frammenti di un interno rassicurante. Vengono esposti con pudore e una certa timidezza elementi tratti dall’ampio repertorio di una raffinata collezione privata, che sembra unificare in una matura reductio ad unum tutti i momenti della vita ricca di viaggi, esperienze, contatti e cambiamenti. È ricco e cangiante il catalogo da cui l’artista può trarre gli oggetti con cui costruire i suoi frammenti di interno che in realtà mantengono un contatto con il mondo esterno, come se ci fosse sempre una finestra aperta che consenta la comunicazione tra il mondo interiore e ciò che avviene fuori, tra il segreto della voce intima e la vita che scorre, al di là della finestra. Qualche cosa di semplice e qualche cosa di enigmatico, qualche cosa di umile e qualche cosa di raffinato, qualche cosa di nuovo come una mela e qualche cosa di antico come un vecchio libro, qualche cosa del quotidiano, come una tovaglia per tutti i giorni, e qualche cosa di raro, come una statuetta impenetrabile.
Sono potenti e originali i colori in questi piccoli teatri domestici, dove prevalgono il viola e il verde acido: secondo l’energia dei chakra, parlano di uno spirito capace di toccare il vertice della meditazione e di un cuore che sa amare emotivamente, senza riserve.

Le ombre sono lunghe e intensamente addensate a ridosso della materia testimone del fluire della vita, che sia la statuetta di un cinese che guarda lontano, fuori dalla tela, o un limone pronto per essere aperto in due: non è mai un’ombra nera, è blu o viola, per addolcire il doppelganger che accompagna ogni esperienza terrena. Nelle Nature silenti di Rodekin davvero tutto è silenzio, come alludono le maschere che guardano attonite verso il piccolo cielo di un salotto.

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